Restrizioni sulla pubblicità per i crediti al consumo
- Autore: Iohan Colarusso
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Dal 1° gennaio 2016, gli istituti di credito devono rivedere la propria strategia di comunicazione. La pubblicità per i crediti sarà sottoposta a regole più severe, e la pubblicità aggressiva verrà controllata.
Questa revisione è all’origine di Josiane Aubert (PS/VD) che, nel 2010, ha depositato un’iniziativa parlamentare che mira a vietare la pubblicità per i piccoli crediti. Nel 2014, il Consiglio nazionale e il Consiglio degli stati la approvano ma lasciano che il settore si autoregoli.
In seguito a questa revisione, l’associazione svizzera delle banche di credito e degli istituti di finanziamento ha stabilito una convenzione di autoregolazione. Si tratta di regole che disciplinano i principi relativi alla pubblicità per i crediti al consumo, applicate agli istituti membri dell’associazione.
Le principali modifiche sono le seguenti:
Contenuto della convenzione di autoregolazione
Crediti concessi rapidamente
La pubblicità non può più sottintendere che i crediti al consumo possano essere concessi rapidamente. Di fatto, gli slogan di impatto vengono abbandonati, come ad esempio: « Credito Express« , « Esame in 30 minuti« , « Trasferimento del denaro in 4 ore« .
Analisi del consumatore
La pubblicità non deve più lasciar pensare che l’istituto minimizzi l’analisi del consumatore. Ciò implica l’eliminazione di annunci come « L’importo delle rate mensili lo decidi tu, qualunque sia il tuo reddito« .
Crediti per gli svaghi di breve durata
Verranno banditi anche gli annunci per i crediti relativi alle attività di svago costose e di breve durata come ad esempio le vacanze, i matrimoni o gli anniversari.
Argomenti economici
La pubblicità inoltre, non può più utilizzare argomenti che non sono giudiziosi dal punto di vista economico, come ad esempio utilizzare un credito per rimborsare debiti fiscali.
Metodi di vendita
Da ora in poi, è proibito utilizzare metodi di vendita che possono scioccare o essere ambigui, come la distribuzione per strada di talloncini per la richiesta di un credito, e i prospetti con grafiche che ricordano le banconote.
I giovani
Anche i giovani adulti (meno di 25 anni) verranno protetti meglio: da ora, essi non possono più essere il target di pubblicità di credito al consumo. Ciò si traduce nel divieto degli argomenti, ma anche dei luoghi di affissione: le sale giochi non potranno più accogliere pubblicità di credito al consumo.
Sanzioni in caso di mancato rispetto delle regole
Gli organismi che non si piegano a tali nuove regole rischiano una multa di CHF 100.000. La convenzione estende inoltre il campo di applicazione ai partner degli organismi affiliati. Gli istituti aderenti della convenzione sono tenuti, se necessario, a porre fine alla collaborazione con i partner, come i mediatori, che non rispettano questa convenzione.
L’esame del candidato per l’ottenimento di un credito
Questa nuova misura è complementare alle altre disposizioni della revisione della legge sul credito al consumo. L’ente erogatore di prestiti potrà richiedere al consumatore che produca un estratto del registro delle notizie di reato nonché una dichiarazione dei redditi. In caso di dubbio, l’organismo di credito potrà non accontentarsi di questi documenti per verificare l’esattezza delle informazioni del cliente.
Questa convenzione mira perciò a proteggere i clienti dagli organismi poco scrupolosi ma anche a proteggere i clienti da sé stessi, verificando anticipatamente la solvibilità e la solidità finanziaria di questi ultimi.
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